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Articoli pubblicati il 28.7.03
Corrado Alvaro concepi' la novella Un fatto di cronaca nella forma di un réportage realizzato da un gruppo di giornalisti arrivati in un quartiere povero per constatare lo stile di vita degli abitanti. Alvaro continuo' la lunga e brillante tradizione della novellistica italiana e si affermo' come scrittore di grande talento proprio grazie a questo genere letterario.
A perdifiato. Diversi i temi di grande attualità in questo romanzo di Mauro Covacich: i problemi familiari di Dario e Maura, falsa coppia perfetta; la sterilità di Dario; il nuovo incarico affidatogli in Ungheria e le difficoltà legate all’adozione di una bimba li porterà a confrontarsi con la cruda realtà, che solo amore e responsabilità possono risolvere. Attorno ai due protagonisti, il loro mondo: l’inquinamento del fiume che scorre in mezzo a Szeged, la cittadina ungherese dove Dario tiene i suoi allenamenti; il mondo della maratona, il doping e persino alcune piccole perversioni sessuali.
Madri e madri di madri. Voci materne nelle pagine di autrici italiane - La voce egoista e perentoria della signora Finizio, finemente descritta da Anna Maria Ortese; una voce allegra e canterina come quella che racconta, di sua madre, Natalia Ginzburg; la voce spezzata, dolente o ironica di Lalla Romano che narra il suo amore sbagliato; la voce «dal sapore tenero di gola e di saliva» di una madre perduta, voce vagheggiata e ricordata amaramente nell’ultimo disperato romanzo di Elsa Morante e poi la madre perduta del romanzo di Simona vinci. Madri della letteratura contemporanea che raccontano le madri, non solo le proprie, ma anche le madri degli altri, inventate, cioè scoperte, rinvenute nella realtà e quindi tanto più vive e vere. (Morante, Ginzburg, Romano, Ortese, Rasy, Vinci. A cura di Paolo Di Paolo).
Come prima delle madri è un passo tratto dal libro di Elsa Morante: «…beati, come prima delle madri, quando tutto il sangue terrestre è ancora una vena del mare». Simona Vinci colloca storicamente il romanzo nel periodo della guerra civile in Italia. Il regime fascista si va sgretolando, in questo contesto punti di vista incrociati disegnano una prospettiva che proclama la vanità del diventare grandi, specialmente quando si è figli di una madre tragicamente bambina, in balia di incommensurabili e incomprensibili eventi umani e storici.
Articoli pubblicati il 25.7.03
La guerra dei castori e dei salmoni, di Alessandro Cinelli e Vito Parisi, è un lungo racconto che si presenta semplice e quasi fiabesco, certo favolistico, ma che contiene in modo mirabile il senso della vita, della storia e della stessa sopravvivenza dell’umanità, ormai "messa in forse" dalla sete insensata di potenza e di potere dell’uomo.
L’opera di Italo Calvino è portatrice di un carattere particolare nell’ambito della letteratura italiana moderna, per l'intreccio molto ispirato di verismo e fantastico. E' il caso della vicenda che interessa il personaggio principale nella novella La nuvola di smog.
Fra cronaca e letteratura. Un luogo dove la realtà trova lo spazio per accomodarsi. Chiara Marchelli, autrice del romanzo Angeli e cani, si racconta e ci racconta il proprio rapporto con la cronaca che si trasforma in letteratura, con la scrittura, che diventa urgenza, necessità, lavoro, disciplina, la difficoltà di diventare adulti, la possibilità di operare scelte libere, non vincolate da necessità, paura, convenzioni. (a cura di Marina Giardina)
Articoli pubblicati il 22.7.03
Nel tempo che precede, di Umberto Piersanti, è un'opera felicemente inattuale che, col suo radicamento nella migliore tradizione letteraria — Virgilio (Georgiche), Leopardi, Pascoli, Montale, Luzi, Pavese —, non lascia dubbi sulla buona salute della poesia: quella che sa farsi ascoltare e apprezzare, deliziando il lettore, commuovendolo.
Articoli pubblicati il 21.7.03
Il carnefice disattento, di Corrado Alvaro, la storia di una donna che, rinchiusa nel forno di un campo di concentramento, riesce a scappare grazie alla disattenzione del carnefice nel chiudere adeguatamente la porta del forno — crudele ironia della sorte.
Nel romanzo Tra noi due, Elisabetta Rasy, riprendendo il racconto più o meno dal punto in cui l’aveva lasciato in Posillipo, si sofferma sull’adolescenza vissuta dalla protagonista narrante a Roma, negli anni Sessanta, con la madre, che arrivando nella nuova casa sembra decisa a congedarsi «dalle passioni che avevano fino ad allora attraversato e sostenuto la sua vita».
Articoli pubblicati il 16.7.03
I racconti di Il contrario di uno non si accontentano di intrattenere piacevolmente il pubblico. Erri De Luca si propone piuttosto di far valere quest'opera come testimonianza appassionata di una ricerca di senso. L'autore mette in scena se stesso, senza distinguere tra fantasia e confessione.
Ne L'Opera in versi, la voce di Giorgio Caproni ha le sonorità del primo violino, l’acuta gamma e il timbro di quello strumento (che pure, si sa, egli studi? con dignità e passione). Ed è voce che giunge all’apice nei Versi livornesi (P.V.Mengaldo) per rarefarsi pian piano e lavorare, alla fine, letteralmente col ‘niente’ (G.Bertone)
Articoli pubblicati il 8.7.03
Racconti, questo filone poco esplorato, che copre un arco temporale assai largo nella carriera di Giuseppe Pontiggia, è una riprova che il racconto breve è uno strumento espressivo tutt’altro che giovanile od occasionale. Analizziamolo ne La morte in banca, che l'autore milanese scrisse nel 1959.
Articoli pubblicati il 2.7.03
Nanni Balestrini nasce a Milano il 2 luglio del 1935. E' tra i fondatori del Gruppo 63 e della Neoavanguardia. Poeta, scrittore e apprezzato artista visivo, nel 1968 e negli anni della contestazione si è schierato dalla parte del movimento giovanile e operaio e in seguito, per eludere un mandato di cattura per banda armata (assolto), ha vissuto alcuni anni a Parigi. E' autore di poesie e romanzi e, con Primo Moroni, ha scritto un libro, L'orda d'oro, che racccoglie il materiale accumulato durante i dieci anni della grande ondata rivoluzionaria.
Angeli e cani, di Chiara Marchelli, è una storia di separazioni, dalla madre, dall’origine, dal grembo, dall’innocenza. Una storia di strappi, di danni subiti e inflitti. Bambini adulti. Adulti bambini. Un libro di sopravvissuti. A un danno, a un dolore. Un giallo dell’anima. Un’indagine, quella di Lena, alla ricerca dei suoi luoghi, da New York ad Aosta, dal caos al silenzio, dalla città alla montagna e viceversa.
Romanzo di una Sardegna arcaica e fantastica, Canne al vento è, allo stesso tempo, storia di un popolo che erra alla ricerca di un raggio di speranza e di un figliol prodigo che ritorna a casa dopo aver perso tutte le speranze. Dietro la semplicità voluta della trama di Grazia Deledda, si nasconde un mondo denso di simboli e miti. Miti della Bibbia e miti profondamente umani.
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